Diferencia entre revisiones de «Gianandrea Gavazzeni»

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labor como compositor
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Estudió en [[Roma]] en el Conservatorio de Santa Cecilia y en 1925 se matriculó en el Conservatorio de [[Milán]], donde fue alumno de Renzo Lorenzoni (piano) y de Ildebrando Pizzetti (composición).
 
Durante sus años de aprendizaje frecuentó el ambiente musical milanés. Así, pudo seguir todas las funciones de [[Arturo Toscanini]] en el [[Teatro alla Scala]] entre 1924 y 1929.<!--
 
==Actividad como compositor==
==L'attività compositiva==
Gavazzeni esordìsiguió comelos compositorepasos sullede ormesu delmaestro suoen maestroel Conservatorio de Milán, [[Ildebrando Pizzetti|Pizzetti]]. Abundan Frequenti nellaen suasus produzionecomposiciones sonoalusiones ia riferimentisu aciudad [[Bergamo]]natal, ecomo alla bergamasca,en dalel ''Concerto bergamasco'', aien los ''Canti per [[Sant'Alessandro_di_Bergamo|Sant'Alessandro]]'' (patronoen dellahonor cittàde San Alejandro de Bérgamo, patrón católico de la ciudad), dallelas ''Cantate su Iscrizioni di Meridiane'' (raccoltesobre dainscripciones recogidas por el estudioso [[Luigi Angelini]]), ailos ''Notturni di bevitori bergamaschi'', dalel ''Dialogo'' perpara [[tenoretenor]], [[baritonobarítono]] ey [[orchestraorquesta]] dedicatodedicado a la ciudad de [[Martinengo]] ao isus ''Concerti di Cinquandò'' (toponimo che indica una campagna sullenombre rivede dellaun Tremanalugar dovecampestre idonde Gavazzenipasaba trascorrevanoGavanezzi lelos estativeranos).

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Nel [[1935]] Gavazzeni scrisse per la stagione lirica del [[Teatro Gaetano Donizetti|Teatro Donizetti]] di Bergamo l'opera ''Paolo e Virginia'' su libretto di Mario Ghisalberti ispirato all'omonimo romanzo di Bernardin de Saint-Pierre e incentrato sul dramma dell'amore totale e tragico di due giovani immersi in una natura incontaminata. L'opera fu importante soprattutto perché aprì le porte all'esperienza importante del [[Teatro delle Novità]] che prenderà avvio due anni più tardi su iniziativa di [[Bindo Missiroli]] e [[Franco Abbiati]], con l'appoggio dello stesso Gavazzeni e di [[Sandro Angelini]]. Si trattò di un interessante e per certi versi unico tentativo, come affermò lo stesso Missiroli, di "incoraggiare i giovani musicisti a riavvicinarsi al teatro lirico nell'intento di non interrompere la tradizione ed allo scopo di galvanizzare, vivificandolo, l'immenso patrimonio lirico nazionale che altrimenti corre il rischio di trasformarsi in materiale da museo". Con il [[1949]] Gavazzeni interruppe la sua attività compositiva, giudicando la propria produzione "di astanza anacronistica" e costringendolo così ad "autosepoltura avanti sopravvenissero le "leggi eccezionali" dell'Avanguardia Ufficiale". A tale riguardo commentò [[Goffredo Petrassi]], amico personale di Gavazzeni "Con quella coscienza critica che lo distingue si è avveduto che la composizione non era nella sua natura e quanto scriveva gli appariva soprattutto un riflesso dell'esperienza di Pizzetti, di cui era stato allievo".
 
==L'attività esecutiva==