Diferencia entre revisiones de «Biblioteca Marciana»

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* [[Marcantonio Sabellico]] ([[1436]]-[[1506]]) ?
* desde el [[1530]] [[Pietro Bembo]] ([[1470]]-[[1547]]) ?
 
*Jacopo Morelli : 1797 - 1819
*Pietro Bettio : 1819 - 1846
*Giuseppe Valentinelli : 1846 - 1874
*Giovanni Veludo : 1874 - 1884
*Carlo Castellani : 1884 - 1897
*Salomone Morpurgo : 1898 - 1905
*Carlo Frati : 1906 - 1913
*Ulisse Ortensi : 1913
*Giulio Coggiola : 1913 - 1919
*Ester Pastorello : 1919 - 1920
*Luigi Ferrari : 1920 - 1946
*Pietro Zorzanello : 1947 - 1951
*Tullia Gasparrini Leporace : 1951 - 1969
*Giorgio Emanuele Ferrari : 1969 - 1973
*Eugenia Govi : 1973 - 1976
*Gian Albino Ravalli Modoni : 1976 - 1989
*Marino Zorzi : 1990 - 2007
*Maria Letizia Sebastiani : 2008 - 2012
*Maurizio Messina : depuis 2012
 
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La construcción es una adición a la historia del suelo. Los arcos de la planta baja son de orden dórico en un entablamento dórico alterna triglifos y metopas, abre otra vez el orden jónico de la logia, a su vez rematado por un friso rico en el que sucesivas querubines y guirnaldas de flores y frutas. En los arcos, una rica decoración escultórica. En el afrontamiento y una balaustrada coronada por las estatuas de dioses clásicos, la obra de Alessandro Vittoria y otros artistas conocidos.
 
La libreria
Il Palazzo del Piazza
Bessarione aveva posto come condizione la collocazione dei libri in una degna sede. Ma la Serenissima si prese molto tempo per adempiere a questa condizione. La biblioteca venne collocata prima in un edificio sulla Riva degli schiavoni, poi in San Marco ed infine nel Palazzo Ducale.
 
Solo nel 1537 fu avviata la costruzione del Palazzo della Libreria, sito in Piazza San Marco e progettato da Jacopo Sansovino. Nel 1545 crollò il soffitto della sala di lettura e il Sansovino si ritrovò in carcere. Grazie alle raccomandazioni di amici influenti venne però presto rilasciato e poté riprendere l'opera, ma dovette ripagare il danno con danaro proprio. La biblioteca si trasferì nella Libreria vecchia nel 1553. L'edificio, tuttavia, fu ultimato solo nel 1588 da Vincenzo Scamozzi, che aveva assunto la direzione dell'opera dopo la morte del Sansovino avvenuta nel 1570.
 
Alla sua decorazione contribuirono tra gli altri Tiziano, Paolo Veronese, Alessandro Vittoria, Battista Franco, Giuseppe Porta, Bartolomeo Ammannati ed il Tintoretto.
 
La costruzione è a un solo piano, oltre al terreno. Le arcate del piano terreno sono di ordine dorico sopra, una trabeazione dorica alterna triglifi e metope; sopra ancora si apre l'ordine ionico del loggiato, sovrastato a sua volta da un ricco fregio in cui si susseguono putti e festoni di fiori e frutta. Nei sottarchi, una ricca decorazione scultorea. Sul coronamento, una-->
 
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