Diferencia entre revisiones de «Gianandrea Gavazzeni»

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Ópera
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==Actividad como compositor==
Gavazzeni siguió los pasos de su maestro en el Conservatorio de Milán, Ildebrando Pizzetti. Abundan en sus composiciones alusiones a su ciudad natal, como en el ''Concerto bergamasco'', en los ''Canti per Sant'Alessandro'' (en honor de San Alejandro de Bérgamo, patrón católico de la ciudad), las ''Cantate su Iscrizioni di Meridiane'' (sobre inscripciones recogidas por el estudioso Luigi Angelini), los ''Notturni di bevitori bergamaschi'', el ''Dialogo'' para [[tenor]], [[barítono]] y [[orquesta]] dedicado a la ciudad de [[Martinengo]] o sus ''Concerti di Cinquandò'' (nombre de un lugar campestre donde pasaba Gavanezzi los veranos).
===''Paolo e Virginia''===
En 1935 Gavazzeni escribió para el Teatro Donizetti de Bergamo la ópera ''Paolo e Virginia'', con libreto de Mario Ghisalberti inspirado en la novela homónima de [[Bernardin de Saint-Pierre]], que trata sobre el amor total y trágico de dos jóvenes. Esta ópera fue importante porque animó a Gavazzeni a organizar (junto a Bindo Missiroli y Franco Abbiati -autores de la idea- y a Sandro Angelini) el Teatro delle Novità, un intento (en palabras de Missiroli) de ''animar a los jóvenes músicos a volver a acercarse al teatro lírico, con el propósito de continuar la tradición y el objetivo de galvanizar, vivificándolo, el inmenso patrimonio lírico nacional que, de otro modo, corre el riesgo de transformarse en material de museo''.<ref>En el idioma original: ''incoraggiare i giovani musicisti a riavvicinarsi al teatro lirico nell'intento di non interrompere la tradizione ed allo scopo di galvanizzare, vivificandolo, l'immenso patrimonio lirico nazionale che altrimenti corre il rischio di trasformarsi in materiale da museo''.</ref>
 
<!--Con il [[1949]] Gavazzeni interruppe la sua attività compositiva, giudicando la propria produzione "di astanza anacronistica" e costringendolo così ad "autosepoltura avanti sopravvenissero le "leggi eccezionali" dell'Avanguardia Ufficiale". A tale riguardo commentò [[Goffredo Petrassi]], amico personale di Gavazzeni "Con quella coscienza critica che lo distingue si è avveduto che la composizione non era nella sua natura e quanto scriveva gli appariva soprattutto un riflesso dell'esperienza di Pizzetti, di cui era stato allievo".
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Nel [[1935]] Gavazzeni scrisse per la stagione lirica del [[Teatro Gaetano Donizetti|Teatro Donizetti]] di Bergamo l'opera ''Paolo e Virginia'' su libretto di Mario Ghisalberti ispirato all'omonimo romanzo di Bernardin de Saint-Pierre e incentrato sul dramma dell'amore totale e tragico di due giovani immersi in una natura incontaminata. L'opera fu importante soprattutto perché aprì le porte all'esperienza importante del [[Teatro delle Novità]] che prenderà avvio due anni più tardi su iniziativa di [[Bindo Missiroli]] e [[Franco Abbiati]], con l'appoggio dello stesso Gavazzeni e di [[Sandro Angelini]]. Si trattò di un interessante e per certi versi unico tentativo, come affermò lo stesso Missiroli, di "incoraggiare i giovani musicisti a riavvicinarsi al teatro lirico nell'intento di non interrompere la tradizione ed allo scopo di galvanizzare, vivificandolo, l'immenso patrimonio lirico nazionale che altrimenti corre il rischio di trasformarsi in materiale da museo". Con il [[1949]] Gavazzeni interruppe la sua attività compositiva, giudicando la propria produzione "di astanza anacronistica" e costringendolo così ad "autosepoltura avanti sopravvenissero le "leggi eccezionali" dell'Avanguardia Ufficiale". A tale riguardo commentò [[Goffredo Petrassi]], amico personale di Gavazzeni "Con quella coscienza critica che lo distingue si è avveduto che la composizione non era nella sua natura e quanto scriveva gli appariva soprattutto un riflesso dell'esperienza di Pizzetti, di cui era stato allievo".
 
==L'attività esecutiva==
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==Notas==
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{{DEFAULTSORT:Gavazzeni, Gianandrea}}
[[Categoría:Nacidos en 1909]]