TRADUCIR "Palazzo della Curia":

Il Palazzo della Curia di Salerno (detto anche "Palazzo Arcivescovile") sorge nel Centro storico, a fianco del Duomo.

Storia

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Prima del'anno mille fu creato questo palazzo (su fondazioni di un'edificazione romana del IV secolo, rinvenuta recentemente) per ospitare la Curia e l'arcivescovo della cattedrale di Salerno. Dal 983 divenne sede dell' archiepiscopio.

Successivamente il palazzo ha avuto modifiche ed ingrandimenti di rilievo, specialmente durante il tardo Rinascimento (quando l'architetto Ferdinando Sanfelice lo ristrutturo' dandogli quasi tutto l'attuale aspetto)[1]​.

Attualmente nel piano terra il palazzo ha affiancato il cosiddetto Tempio di Pomona, mentre nel piano superiore ha un ponte di collegamento con il Duomo cittadino.

Il complesso architettonico (del Palazzo della Curia) si concentra intorno ad una corte pressocchè centrale con parti preesistenti quali murature, porticato con valichi a sesto acuto su colonne di marmo di spoglio (interno ed esterno, di cui quello interno corrispondente ad un originario tempio pagano di età romana, detto Tempio di Pomona) e tracce di colonne ed archi.[2]

Al suo interno si hanno quattro tele di Francesco Solimena (intitolate "Saul agitato", "Loth e le figlie", "Sacrificio di Isacco" e "Giuditta e Oloferne") ed alcune di Francesco Giordano, oltre a numerosi quadri del XVIII secolo[3]​.

Il palazzo si trova a duecento metri dall'antica Via dei Mercanti (la principale del centro storico) e viene visitato da molti turisti nel periodo estivo.

Inoltre va ricordato che il palazzo fu danneggiato durante i bombardamenti ed il successivo sbarco alleato a Salerno nella seconda guerra mondiale, ma fu completamente ristrutturato negli anni cinquanta del Novecento[4]​.

  1. Vincenzo De Simone: Salernostoria
  2. Beni architettonici di Salerno ([1])
  3. Palazzo della curia salernitana
  4. Storia dettagliata del Palazzo della Curia salernitano

Voci correlate

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TRADUCIR "Fontana del Trenna";

 
La Fontana del Tenna

La Fontana del Tenna è una fontana seicentesca situata nella piazza Abate Conforti del Complesso monumentale Santa Sofia di Salerno.

Caratteristiche

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La fontana fu creata dal Tenna nel tardo Seicento nel "Plaium Montis" dell'antica Salerno[1]​.

La fontana risulta costituita da una vasca ottagonale sopraelevata rispetto al piano stradale da 3 gradini, con al centro una vasca più piccola sorretta da un piedistallo e 4 piccoli delfini posti sul bordo della vasca più grande, da cui zampilla l'acqua. Al centro è collocata una coppa in metallo, sorretta da un alto piede, che era una antica fonte battesimale.

Si trova al centro della triangolare piazza Abate Conforti (in cui si trova anche l'archivio di Stato), davanti alla facciata della chiesa della Santissima Addolorata[2]​.

La fontana fa parte di un gruppo di fontane tardo-rinascimentali (come quelle del Tullio e dei Pesci) che abbelliscono il Centro storico di Salerno. Infatti la Fontana dei Pesci del Vanvitelli viene considerata una delle migliori fontane caratteristiche dell’antica Salerno, assieme alla Fontana del Tullio (che si trova nei giardini comunali salernitani) ed a questa famosa Fontana del Tenna nel Rione Sant'Antonio.

Nel 1943 la fontana fu danneggiata dai bombardamenti alleati, ma fu riattivata negli anni cinquanta del secolo scorso.

 
La Fontana del Tenna di fronte alla Chiesa di Santa Sofia
  1. Foto storica della Fontana
  2. Fontana del Tenna

Bibliografia

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  • Caterina G., L'ambiente conventuale della Salerno alta, in "Rassegna storica Salernitana", 1968-1983, XXIX-XLIII, pp. 88–126
  • Kalby L., Il quartiere "Plaium montis" nel centro antico di Salerno, in "Rivista di studi salernitani" II, 1969, 3, pp. 165–126.

Voci correlate

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TRADUCIR "Palazzo Martuscelli":

Il Palazzo Martuscelli fu costruito nel Rinascimento e si trova nel Centro storico di Salerno, a poca distanza dal Duomo[1]​. Nel portone d'ingresso ha una famosa fontana. Lo storico Carella lo considera una delle sedi della Scuola Medica Salernitana[2]

Storia

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I primi documenti storici sul palazzo risalgono al Cinquecento. Infatti nel giugno 1564, il nobile Prospero Coduto acquista antiche case edificate (consistenti in vani terranei, mezzani e superiori, con giardino e acqua corrente) dal monastero di San Lorenzo e le ristruttura. Nel gennaio 1575, Laura Coduto cede l'immobile divenuto "palazzo" (descritto in più membri terranei e superiori, con una fontana nel cortile e un'altra nella loggia sopra le gradinate, alla quale fluiva l'acqua dal monastero di San Lorenzo) al collegio degli Augustino per gli studi giuridici.


Sorgendo su un terreno in forte pendìo come quello della zona immediatamente sottostante via De Renzi, l’edificio [Palazzo Martuscelli] si sviluppa dal basso verso l’alto fino a raggiungere quest’ultima strada. Al suo interno trovano posto ben tre fontane, tipologicamente differenti l’una dall’altra. La più conosciuta: la Fontana al livello del Largo Scuola Medica Salernitana. Entrando nel palazzo Martuscelli attraverso il portone che affaccia sul largo Scuola Medica Salernitana, nel piccolo atrio interno, troviamo una fontana inserita in un vano e protetta da un muretto con cancellata. Di forma rettangolare, tipologicamente riconducibile al modello del ninfeo, la fontana è elegantemente incorniciata ai lati da lesene che vanno a terminarsi nei capitelli. Nella parte superiore, un raffinato architrave modanato termina la costruzione. Al centro la nicchia le cui pareti presentano rugosità create per rendere l’effetto di una grotta sulla cui superficie l’acqua, con lo scorrere del tempo, abbia lasciato la propria impronta. Al di sotto, infine, la vasca circolare.Maria Guglielmina Felici:Fontane in Città[3]


La più interessante fontana , per tipologia e per risultato scenografico raggiunto, è quella che trova posto nel piano superiore del Palazzo Martuscielli, all’interno di un cortiletto facente parte di un appartamento privato[4]​. Infatti la fontana è inserita in una grande abside incorniciata esternamente da un elemento decorativo a fascia. All’interno si aprono tre nicchie: una centrale più grande ed ai lati due più piccole che contengono anche due piccole vasche. Scandiscono gli spazi esili colonnine tortili, reminiscenze di una cultura derivata dall’oriente. La grande vasca sottostante, che segue un andamento semicircolare sporge appena verso l’esterno rispetto ai lati formando una sorta di sedile su due scalini. Questa fontana costituisce un unicum per il suo particolarissimo impianto architettonico e per le decorazioni che la arricchiscono donandole una sobria bellezza. La grande abside crea un effetto di grotta riscontrabile solo in parte nell’esempio all’interno del vicino Palazzo San Massimo [5]​.

Il caratteristico Largo del Centro Storico di Salerno che prende il nome dalla "Schola Medicinae Salerni" è dominato da questo Palazzo Martuscelli[6]​. Secondo l'opinione di alcuni studiosi (come Antonio Mazza e Luigi Carella[7]​) in questo palazzo si trovava una delle sue sedi in quanto alcune fonti descrivevano il luogo dove sorgeva come un largo dove confluivano più scalinate e l'unico posto del Centro Storico in cui questo avviene è proprio in questo Largo dove c'è l'incontro di tre scalinate. Comunque vi sono molte critiche a questa possibilta'[8]​.

  1. Foto del Palazzo Martuscelli
  2. Carella Luigi. "Su unʹantica sede della Schola Medicinae Salerni"; p. 23
  3. Rosa Maria Vitola; Fontane del Palazzo Martuscelli
  4. Foto della fontana nel piano superiore del Palazzo Martuscielli
  5. Maria Guglielmina Felici. Fontane in Città – XII Settimana dei Beni Culturali: I luoghi del patrimonio. Edizioni Menabò. Salerno, 1997
  6. Foto del Largo Scuola Medica
  7. Gli storici Mazza e Carella affermano che il Palazzo Martuscielli era una sede della Scuola Medica
  8. Critiche

Bibliografia

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  • Carella Luigi. Su unʹantica sede della Schola Medicinae Salerni, in «Salerno

Medica», a. XXVIII, n. 12. Salerno, 1974.

Voci correlate

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